di Eirene Campagna
Colui che Sono è l’opera realizzata da Emilio Isgrò nel 2020 per il progetto Quirinale Contemporaneo. L’installazione artistica, costituita da quattro elementi e posizionata nella Sala degli Ambasciatori, intende mostrare e sviscerare il lato oscuro della nostra storia. Nello specifico, l’artista nell’opera “cancella” le leggi razziali, emanate in Italia nel 1938.
Con queste parole Isgrò spiega cosa l’ha spinto alla creazione di Colui che sono: «Quando ebbi l’invito di partecipazione a Quirinale contemporaneo tirava un’aria pesante in Italia. Giorni di antisemitismo esasperato, con oscure minacce lanciate a tanti nostri concittadini solo perché erano ebrei. Mi colpì, in particolare, la ferocia riservata alla senatrice Liliana Segre, una donna coraggiosa che, battendosi per gli ebrei, in pratica difendeva la dignità di tutti gli italiani immuni dal morbo razzista. Questo, oltre tutto, in un paese che non ha mai fatto i conti fino in fondo con il suo passato peggiore. Decisi di “cancellare” le leggi razziali varate dal fascismo nel 1938, assumendomi abusivamente il privilegio simbolico di sanare, nel segno dell’arte, il torto che avevano subìto i nostri fratelli perseguitati dopo aver portato un contributo decisivo, fin dal Risorgimento, alla formazione e alla crescita dell’Italia moderna […] Mi sono ricordato del Pentateuco, là dove Dio dichiara a Mosè di chiamarsi “Colui che Sono”, forse per significare che ciò che non ha nome è infinito. Come l’amore. Ma non poteva bastare, poiché, rileggendo quelle leggi infami, mi sono accorto che il testo originale della Gazzetta Ufficiale (“È ebreo colui che è nato di madre ebrea”) poteva diventare per via di cancellazione un più icastico, perentorio: “È ebreo colui che è”, appaiandosi automaticamente al “Colui che sono” pronunciato da Yahweh sul Sinai» (Testo Catalogo Treccani).
Il risultato, esposto su quattro leggii, è l’opera che, grazie alla sensibilità del Presidente Mattarella, si trova adesso al Quirinale.
Infatti, nel 2021 proprio il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, afferma: «Nei saloni del Quirinale da alcuni mesi è esposta un’opera del maestro Emilio Isrgò dal titolo Colui che sono. Isgrò vi ha cancellato, ad una a una, le parole contenute negli articoli delle famigerate leggi razziali italiane del 1938. Quelle cancellature non rappresentano una rimozione. Tutt’altro: le pagine di quel provvedimento infame e infamante rimangono ben visibili sia pure sotto fitti tratti di penna. La Costituzione Repubblicana nata dalla Resistenza ha cancellato le ignominie della dittatura, ma non intende dimenticarle. Per questa ragione la memoria è un fondamento della Repubblica che si basa sui principi di uguaglianza, di libertà, di dignità umana, con riconoscimento pieno e inalienabile dei diritti universali dell’uomo, di ciascuna persona, contro barbarie dell’arbitrio, della violenza, della sopraffazione».
Il gruppo di ricerca Pandemic Resistance Museums – PRM celebra l’arte di Isgrò con la scelta di un logo, realizzato dal grafico Daniele Bufalini, che cita implicitamente l’artista.
PRM è stato fondato durante il primo lockdown, da Tommaso Casini, e supportato da altri docenti, dottorandi e studenti dell’Università IULM, a seguito della diffusione del virus Sars-Cov2, promuove la resistenza nell’arte, nei musei, nelle connessioni tra gli esseri umani così ostacolate, eppure così spesso realizzate in questo primo anno di attività. Si ringrazia la Prof.ssa Martina Treu per la segnalazione.